Non è la prima volta che segnaliamo lo stato di quasi totale abbandono in cui versa sia la palazzina che il parco dell’ex foresteria della Terni. E’ dal 2008 senza ottenere mai una risposta.
“Non sono passati molti anni da quando l’amministrazione comunale – scrivevamo – acquistò la Palazzina in Corso Tacito, sede per un secolo della Foresteria della Società Terni. Ospitò dirigenti, ministri, personaggi illustri. Era una zona riservatissima, chiusa alla città e ai suoi cittadini ‘normali’, sede del vero potere economico a Terni”.
Fu un’operazione apprezzata. Nelle intenzioni originarie, “avrebbe dovuto ospitare il cuore pulsante dell’Università a Terni, una segreteria studenti e vari servizi per gli universitari. Fu ripulita, venne realizzata una fontana con al centro la famosa statua in bronzo di Aurelio De Felice ‘Adolescente con ocarina’, piantate essenze pregiate, illuminata con paline in stile rispettoso dell’architettura dell’edificio”. Dopo poco più di un decennio: “ospita ancora parte della burocrazia comunale, la statua è emigrata altrove, la fontana è stata riempita di sassi, il verde è sciatto, i cancelli sono chiusi la sera perché l’illuminazione non ha avuto manutenzione”. “Vorremmo sapere – ci chiedevamo – perché l’Amministrazione Comunale ha deciso, di fatto, di trascurare un luogo di così grande importanza”.
Dal novembre 2008, nulla si è mosso ed oggi chiunque passeggi per corso tacito non può non notare lo stato di totale abbandono in cui versa la struttura. Di pochissimi giorni fa la notizia dell’abbattimento dei sette tigli quasi secolari e la promessa di un reimpianto di quattro tigli in autunno.
Ma questo basta? Possiamo continuare così? A Terni è necessario un vero e proprio programma per la gestione del verde. Il reimpianto di alberi non può seguire soltanto l’emergenza ma va programmato. Al di là degli aspetti paesaggistici e culturali, dal punto di vista ambientale non esiste un rapporto di uno ad uno, un virgulto nuovo piantato per un esemplare adulto tagliato, perché la massa delle chiome distrutte è cento volte superiore a quella di un albero che esce dal vivaio.
E’, inoltre, indispensabile un progetto per la riqualificazione complessiva dell’intero complesso dell’ex foresteria.
Terni, 12 aprile 2010.
Dott. Daniele Pica
Presidente Italia Nostra onlus – Sezione di Terni
“Non sono passati molti anni da quando l’amministrazione comunale – scrivevamo – acquistò la Palazzina in Corso Tacito, sede per un secolo della Foresteria della Società Terni. Ospitò dirigenti, ministri, personaggi illustri. Era una zona riservatissima, chiusa alla città e ai suoi cittadini ‘normali’, sede del vero potere economico a Terni”.
Fu un’operazione apprezzata. Nelle intenzioni originarie, “avrebbe dovuto ospitare il cuore pulsante dell’Università a Terni, una segreteria studenti e vari servizi per gli universitari. Fu ripulita, venne realizzata una fontana con al centro la famosa statua in bronzo di Aurelio De Felice ‘Adolescente con ocarina’, piantate essenze pregiate, illuminata con paline in stile rispettoso dell’architettura dell’edificio”. Dopo poco più di un decennio: “ospita ancora parte della burocrazia comunale, la statua è emigrata altrove, la fontana è stata riempita di sassi, il verde è sciatto, i cancelli sono chiusi la sera perché l’illuminazione non ha avuto manutenzione”. “Vorremmo sapere – ci chiedevamo – perché l’Amministrazione Comunale ha deciso, di fatto, di trascurare un luogo di così grande importanza”.
Dal novembre 2008, nulla si è mosso ed oggi chiunque passeggi per corso tacito non può non notare lo stato di totale abbandono in cui versa la struttura. Di pochissimi giorni fa la notizia dell’abbattimento dei sette tigli quasi secolari e la promessa di un reimpianto di quattro tigli in autunno.
Ma questo basta? Possiamo continuare così? A Terni è necessario un vero e proprio programma per la gestione del verde. Il reimpianto di alberi non può seguire soltanto l’emergenza ma va programmato. Al di là degli aspetti paesaggistici e culturali, dal punto di vista ambientale non esiste un rapporto di uno ad uno, un virgulto nuovo piantato per un esemplare adulto tagliato, perché la massa delle chiome distrutte è cento volte superiore a quella di un albero che esce dal vivaio.
E’, inoltre, indispensabile un progetto per la riqualificazione complessiva dell’intero complesso dell’ex foresteria.
Terni, 12 aprile 2010.
Dott. Daniele Pica
Presidente Italia Nostra onlus – Sezione di Terni
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