Esso intende stimolare una riflessione attenta sul profilo ambientale, storico e artistico della città.
UNA VIVA MEMORIA STORICA CONTRO L'AUTODISTRUZIONE CULTURALE:
A TERNI IL PRIMO MUSEO NAZIONALE DELLA CARTOLINA,
DA IMPLEMENTARE IN UNA RETE DI MICROMUSEI
Di fronte al crescente degrado
dei beni culturali di Terni non si può perdere altro tempo, ma occorre concepire
idee nuove e appropriate per salvare la memoria storica
di una città che sembra destinata ad un’inesorabile “autodistruzione”
identitaria.
Si tratta di rimettersi in gioco
con umiltà ripartendo dai grandi ideali, cercando di integrare le competenze
dei giovani specialisti, convincendosi che la memoria collettiva è un valore fondante:
la civiltà di un popolo si riconosce dall’approccio con il proprio passato.
Prendiamo spunto dalla fertile attività
del Poligrafico Alterocca tramite cui abbiamo imparato a conoscere ed amare il
nostro Paese, a stringere contatti, condividere desideri, trasmettere messaggi,
sogni e sentimenti; abbiamo iniziato a socializzare a distanza e a provare,
perché no, un pizzico d’orgoglio anche per la nostra città. Sì, perché la
produzione dell’Alterocca ha rivelato i più importanti monumenti e raccontato
le trasformazioni e le ferite di Terni, prima e dopo il conflitto mondiale. Tutto
questo oggi non può essere commemorato, con l’elevato rischio di smarrire testimonianze
tecniche e meccaniche che, nel duro e nobile sacrificio di centinaia di
lavoratrici e lavoratori di allora, nostri avi, permisero a Terni di essere
conosciuta in tutto il mondo.
Si può allora pensare ad un Museo nazionale della Cartolina a Terni da dedicare al genio di
Virgilio Alterocca? La mission di
un museo tematico come questo dovrebbe consistere nel presentare un’eccellenza
artistica e imprenditoriale che ha fatto della carta e della fotografia uno
strumento da mettere sulle mani di tutti per narrare il paesaggio, la storia, gli
usi e i costumi, la devozione e le pratiche religiose degli italiani con
l’ausilio di speciali applicazioni informatiche.
Il museo dovrebbe essere
insediato entro uno spazio importante, spartito in ambienti correlati nei quali
si mostri la tecnica di stampa fino
all’esposizione dei più significativi esemplari di cartoline, che varieranno
ciclicamente così da renderlo sempre attrattivo. L’istituto ambirà ad
essere punto di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo, che potranno
donare le proprie collezioni, affinché siano catalogate e messe a disposizione
dei visitatori. Un istituto capace di dialogare con la città e con il mondo,
distinguendosi come strumento di conservazione di tracce ormai perdute non solo
del nostro territorio, spazio privilegiato di crescita culturale ed economica.
Da qui l’idea più ampia di una rete di micro-musei atti ad affiancarsi e integrarsi
vicendevolmente, creando un itinerario culturale fatto di spazi prestigiosi
affacciati sulle principali piazze e vie di Terni. Un’area tale da andare oltre il recinto di un museo del CAOS da tempo
angusto. Ecco perché è necessario implementare
una “rete cittadina della cultura”, al di fuori della quale gli esistenti monumenti
collettivi e identitari –anche di tipo archeologico/industriale- finiscono solo
per diventare anonimo arredo urbano, se non peggio, come purtroppo è
quotidianamente dimostrato.
Terni, 13 luglio 2012.
Giuseppe Cassio
Vice Presidente Italia Nostra - Terni