ENERGIA E TERRITORIO

ITALIA NOSTRA PROMUOVE UNA SERIA POLITICA ENERGETICA BASATA SUL RISPARMIO. CONTRARIA AL NUCLEARE, ITALIA NOSTRA RITIENE CHE LE RINNOVABILI SIANO UTILI MA NON DEBBANO DEVASTARE IL PAESAGGIO. Per saperne di più clicca qui.

venerdì 26 aprile 2013

ZTL TERNI: MINI-TICKET EUROPEO DI ACCESSO PROPORZIONATO ALLE EMISSIONI, ORARIO ESTESO 13-24, RIDUZIONE COSTI PERMESSI PER I 'VIRTUOSI'


Siamo favorevoli a una revisione ragionata della Zona a Traffico Limitato di Terni.
Chiediamo però che quest'occasione comporti alcune modifiche di sistema al regolamento ZTL, così da ridurre la pressione veicolare complessiva sul centro storico e sull'ambito circostante, salvaguardando l'ambiente congiuntamente alla sicurezza stradale, tutelando pragmaticamente gli interessi di residenti e commercianti.
Tali finalità dovrebbero esprimersi in una cornice culturale più vicina a quella europea, prevedendo un mini-ticket di ingresso come a Bologna e in un numero crescente di città italiane e continentali; costi minimi, ma proporzionati ai livelli emissivi prodotti dai veicoli. Lo stesso ragionamento, esteso ai residenti, implichera una scontistica ai detentori a basso impatto. 
Queste le nostre proposte:
  1. i possessori di veicoli che, dall'esterno, vorranno accedere alla ZTL negli orari di prevista apertura (13-24), dovranno pagare - anche on line o via sms - una tariffa pari a € 3 per il solo transito, senza poter sostare. Tali veicoli dovranno essere obbligatoriamente di categoria emissiva Euro 3/4/5/6. Se diesel, minimo Euro 3 dotati di FAP (filtro antiparticolato);
  2. i possessori di veicoli di cui al punto 1), se alimentati a metano e gpl, di standard emissivo Euro 3/4/5/6, pagheranno per il solo transito € 1, senza poter sostare;
  3. i possessori di veicoli elettrici e ibridi elettrici sono esentati da qualsiasi forma di pagamenti, residenti o meno che siano, previa richiesta di ingresso on line o via sms;
  4. negli orari indicati per l'accesso dei non residenti di cui al punto 1), 2) e 3), questi potranno esclusivamente attraversare Via I Maggio e Via Faustini, nonché la direttrice Ponte Romano-Piazza Dalmazia, rimanendo loro inibita la percorrenza dell'asse Via Cavour-Via Garibaldi e di tutte le altre vie;
  5. i detentori di un veicolo Euro 3/4/5/6 potranno ottenere un permesso temporaneo giornaliero ZTL a un prezzo doppio rispetto alle somme previste al punto 1) e 2), esclusi gli autocarri, esentati dal pagamento; oggi tali permessi sono gratuiti;
  6. i detentori di un veicolo Euro 1/2 potranno ottenere un permesso temporaneo giornaliero ZTL al costo di € 10, esclusi gli autocarri, esentati dal pagamento; oggi tali permessi sono gratuiti;
  7. i veicoli dei residenti alimentati a metano, gpl, di standard emissivo Euro 3/4/5/6, godranno di uno sconto del 40% sul costo del permesso annuale ZTL;
  8. per i veicoli di residenti e non residenti di categoria Euro 0/1 (senza catalizzatore o immatricolati fino al 1996) si dovrà progressivamente prevedere l'uscita dalla ZTL; in futuro non potranno nemmeno entrare all'interno dell'anello c.d. della Strada dei Quartieri;
  9. l'attraversamento veicolare di Corso Tacito (altezza libreria Alterocca) dovrà essere reso a senso unico o, se del caso, stabilmente interdetto, fuorché ai mezzi pubblici;
  10. Piazza San Francesco e Via Fratti - già aree pedonali - dovranno essere concretamente preservate, inibendo traffico e sosta di tutti i veicoli, con la predisposizione di appositi dissuasori, diversamente da quanto accade oggi;
  11. dovrà essere totalmente pedonalizzato Largo Elia Rossi Passavanti, inibendone l'accesso ai veicoli provenienti da Piazza del Mercato, diversamente da quel che accade oggi;
  12. dovrà essere riesaminato il flusso veicolare sull'asse Via Battisti-Via Mazzini, incrementando la fruibilità di Viale Fonderia, oggi sottoutilizzata.
Tutte le somme introitate attraverso il nuovo regolamento ZTL dovranno essere esclusivamente destinate all'abbattimento delle barriere architettoniche, al potenziamento delle piste ciclabili, alla manutenzione delle aree verdi cittadine, alle iniziative utili a fronteggiare il degrado del centro storico, nonché a serie politiche di incentivo della mobilità alternativa.

Andrea Liberati, Italia Nostra Terni

Giuseppe Rinaldi, WWF Umbria

Terni, 25 aprile 2013.




giovedì 18 aprile 2013

19 APRILE 2013: NUOVA CENTRALE A GUADAMELLO/SAN VITO, CITTADINI RIDOTTI A CAVIE CON ESPERIMENTI DA DOTTOR MENGELE IN UNA REGIONE DI RIDICOLI PADRINI




E’ primavera: prosegue senza sosta la fioritura di c.d. centrali a biomasse in Umbria.
Mentre il Paese ha già una potenza installata pari al doppio dell’effettivo fabbisogno di energia, alcuni speculatori, talvolta di incerta individuazione e provenienza (caso Arrone), sfruttando grassi incentivi pubblici colgono al volo la possibilità di arricchirsi alle spalle del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale, con pesanti conseguenze a carico dell’ecosistema, dalle acque agli animali da allevamento, presumibilmente ammorbati ancor di più rispetto a oggi.
Accade dunque che, nella sola provincia di Terni, le cavie, cioè la popolazione residente, combattano –totalmente inascoltate da gran parte della politica- contro gli impianti di Arrone, Avigliano Umbro e, ora, anche Guadamello/San Vito, quest’ultimo fortunosamente non ancora autorizzato. E per un giorno non parliamo di quel che si registra nella Conca ternana: siamo circa 150.000 cavie dell’intollerabile inceneritore Acea e, perché no?, presto anche del redivivo Printer. Al riguardo, un avviso ai naviganti: stavolta vi chiederemo i danni.

Del resto, da tempo, siamo al “Cade il mondo? E io mi scanso!”: è questa la dozzinale filosofia che anima molte amministrazioni locali, silenti perché non di rado corresponsabili nel favorire soggetti che producono solo frutti avvelenati, a sfavore dei territori presi di mira per tali affari.
Allo stesso modo tacciono quasi tutti i politici della Regione, omertosi così come richiede il codice di compagni & compari.
Tacciono molte associazioni dei rappresentanti delle attività economiche e dei lavoratori, che non riescono a discernere le vere opportunità imprenditoriali e occupazionali da quelle totalmente fittizie, nonché temerarie a livello sanitario, a voler tacere degli effetti che tali ignobili iniziative avranno sul fronte turistico, manipolative, quali sono, del profilo identitario storico dell’Umbria.
Dinanzi a un atteggiamento generale di stile non dissimile da quello tipicamente mafioso, Italia Nostra dell’Umbria sta doverosamente alzando la voce, come è stato dimostrato lo scorso sabato con la manifestazione nazionale di Orvieto. I files aperti, anche in provincia di Terni, restano molti:
1) vogliamo sapere chi si nasconde dietro la società lussemburghese che ‘brucerebbe’ supposto olio di colza nella verde Valnerina ad Arrone. Vogliamo conoscere i soggetti –anche italiani- che hanno messo in piedi quest’idea assurda, ma anche sapere dove costoro, dopo aver intossicato il nostro territorio, pagherebbero le tasse: in Lussemburgo, per caso?
2) Che dire delle bugie sul teleriscaldamento che partirebbe con la centrale di Avigliano Umbro, eco delle stesse menzogne pronunciate quasi venti anni fa per ammantare di presentabilità l’inceneritore Terni En.A.?
3) Sulla centrale di Guadamello/San Vito, Italia Nostra apprezza l’idea di quelle forze che, attraverso una petizione, intendono coinvolgere i Consigli Comunali di Narni e di Otricoli per evitare che tale area, tuttora integra, della sponda umbra del Tevere sia compromessa per sempre, a dispetto delle emergenze archeologiche della zona e dell’esondabilità dei lotti interessati. Intanto i valori immobiliari locali saranno in prevedibile picchiata.

L’assessore regionale Rometti, competente per materia, è ormai un interlocutore dimezzato sia per Italia Nostra che per il Coordinamento umbro dei 47 Comitati civici a tutela dell’ambiente.
Tutti insieme ne abbiamo giustamente richiesto le dimissioni: lui è ancora lì. Perché questa Regione, con i suoi ridicoli padrini, difende opachi interessi di pochissimi, conculcando i diritti di cittadini ridotti a cavie che sarebbero la gioia del dottor Mengele?

Andrea Liberati
Italia Nostra Terni

venerdì 12 aprile 2013

MISTERO ANAS SU TERNI


MISTERO ANAS SU TERNI:
1) SVINCOLO DI TERNI NON ILLIMITATO DA BEN QUATTRO ANNI;
2) INESEGUITA LA BRETELLA STRADALE RATO-PIAZZALE AST.
IL SINDACO CONVOCHI ANAS ROMA E IL COMPARTIMENTO DI PERUGIA

Il sindaco si faccia sentire dall'ANAS: com'è possibile che Terni sia l'unica città dell'Umbria dove le torri di illuminazione degli svincoli della superstrada sono spente? E' trascorso quasi un lustro da quando l'impianto elettrico è saltato: un pessimo biglietto da visita per chi giunge nella Conca, senza dimenticare i pericoli per la sicurezza stradale.

E cosa intende fare ANAS sulla bretella tra Terni Est e il piazzale merci AST, lasciata inspiegabilmente ineseguita? Eppure quest'opera sarebbe tecnicamente semplice e poco costosa. Si eviterebbe così il quotidiano caos di Via Vulcano-Via Tre Venezie, i cui residenti, dopo decenni, tornerebbero a una qualità della vita finalmente decente.
Intanto l'asse vicario Via Bramante-Ponte d'Oro sta letteralmente esplodendo.
Un collegamento che serviva a collegare in modo rapido e sicuro i quartieri settentrionali della città si sta trasformando in un'impossibile camionabile, con rischi elevati per tutti i fruitori -a iniziare da pedoni e ciclisti- col prevedibile accelerato logoramento delle relative infrastrutture viarie e con alti livelli di inquinamento ambientale.

Prima che sia troppo tardi, prima che ci scappi il morto -una sera di qualche settimana fa un camion perse pesantissime bramme, cadute sulla pista ciclabile di Via Bramante a quell'ora deserta- chiediamo dunque al sindaco di intervenire subito, imponendo ai TIR l'attraversamento esterno della città via superstrada e, per il resto, inchiodando l'ANAS alle sue responsabilità.
Al riguardo Italia Nostra e Wwf sono pronti ad appoggiare in ogni sede le legittime rivendicazioni di Terni

Andrea Liberati
Italia Nostra Terni

Giuseppe Rinaldi
WWF Umbria

Terni, 12 aprile 2013

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