ENERGIA E TERRITORIO

ITALIA NOSTRA PROMUOVE UNA SERIA POLITICA ENERGETICA BASATA SUL RISPARMIO. CONTRARIA AL NUCLEARE, ITALIA NOSTRA RITIENE CHE LE RINNOVABILI SIANO UTILI MA NON DEBBANO DEVASTARE IL PAESAGGIO. Per saperne di più clicca qui.

lunedì 27 dicembre 2010

UN TRANSATLANTICO BIANCOROSSO ACCANTO AL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO


Non c'è bisogno di essere innamorati delle antiche vestigia di Terni per non rimanere allibiti di fronte alla mole costruita a ridosso del Chiostro e del Santuario di San Francesco. Un vero e proprio transatlantico, colorato in bianco e rosso, tanto per non farsi notare. Un pugno nell'occhio di una città che meriterebbe maggiore rispetto per i luoghi del proprio passato rimasti indenni dopo gli oltre cento bombardamenti, da quelli risalenti al secolo scorso a quelli plurisecolari.
Avevamo sollevato a suo tempo il problema ma oggi di fronte a questa montagna di cemento che sovrasta l'intero quartiere, che annulla i luoghi della conoscenza (Liceo Classico, Liceo Scientifico e Scuola Media Leonardo da Vinci), che irride quelli della storia e della fede (Santuario di San Francesco e Chiostro, vincolati) chiediamo a tutti i cittadini, agli uomini di scuola, agli studenti, se è giusto assistere in silenzio a quella che appare una inaudita prepotenza, una vera e propria speculazione edilizia in piena regola.
C'è chi si sbraccia, giurando magari sulla propria madre, che tutto è regolare e che quindi tutti debbono credergli sulla parola. Le leggi che conosciamo noi sono diverse. Forse ci illudiamo di vivere in una Repubblica seria dove il rispetto per gli altri è la regola. Conoscendo le normative di settore, avanziamo dubbi pesanti sulla possibilità che siano state piegate ad interessi di parte.
A Terni "l'urbanistica contrattata" e "l'urbanistica creativa" hanno segnato periodi delicati del recente passato e ne abbiamo viste di tutti i colori.
E' per questo che chiediamo alla Commissione di Vigilanza e Controllo che vigili e controlli, né si faccia intimorire da alcuno.
Siamo indignati che sia stato demolito l'Ex Convento, memoria storica di quattro generazioni di ternani, che si siano superate ampiamente le altezze rispetto al Chiostro ed al Santuario di San Francesco, ma anche che il muro medievale, facente parte sembra dell'antica cinta muraria cittadina sia stato demolito per far luogo al cemento armato.
Possibile che Comune e Soprintendenza abbiano tutto autorizzato a cuor leggero?
Il Dirigente della Soprintendenza allora incaricato, dopo pesanti vicende giudiziarie non è più in servizio. Ci sono state sviste?
I dubbi vanno chiariti nell'interesse di tutti, da quelli dell'impresa a quelli soprattutti dell'intera città.

Terni, 27 dicembre 2010.

ITALIA NOSTRA onlus
Sezione di Terni

venerdì 12 novembre 2010

NO A SPECULAZIONI EDILIZIE SULLA EX FORESTERIA DELLA TERNI. CHIEDIAMO ALLA SOPRINTENDENZA DI PORRE UN VINCOLO SPECIFICO. CHI C'E' DIETRO QUELLA PROVOCAZIONE?




Evidentemente i tempi che vive la nostra città sono talmente bui se un assessore dell’Amministrazione Comunale giunge a proporre la vendita della palazzina liberty di Corso Tacito, l’ex Foresteria della Terni, per fare ‘cassa’.
Terni sta perdendo valori, storia e cultura. In altri tempi nessuno si sarebbe mai permesso anche solo di ipotizzare una tale offesa alla memoria storica della città e si sarebbero levate durissime proteste. Oggi tutti tacciono.
Chi è il ventriloquo che suggerisce provocazioni? Pretendiamo chiarezza e trasparenza.
Quell’edificio fu acquistato con il nostro plauso, sia per evitare fin troppo facili speculazioni, sia perché, con il parco annesso ed i cedri ultrasecolari – cui la motosega ha risparmiato, per ora, la vita – rappresentava e rappresenta ben oltre un secolo di storia industriale e civile.
Non solo – e non dovremmo essere noi a ricordarlo – costituiva anche, nelle lotte operaie, il simbolo del potere padronale e dell’azionariato, rispetto alla forza lavoro che, con fasi alterne, ha conquistato dignità, rispetto e benessere. Il riappropriarsene, l’apertura del parco alla cittadinanza, il progetto di conferirgli – inserendovi il Pro-Rettorato e la segreteria studenti dell’Università – un valore aggiunto di riscossa, aveva ed ha un significato inequivocabile.
L’ex Foresteria rappresenta la concretizzazione di un sogno ed un modo di dare speranza al futuro che, mai come oggi, appare incerto. Era legato all’alta cultura e, appunto, allo sviluppo del Polo Universitario che, proprio negli anni ’90, si andava sviluppando.
Noi chiediamo alla Soprintendenza che venga posto un vincolo specifico sulla palazzina e sul parco affinché nuovi barbari non facciano ciò a cui assistiamo in centro: svendite, altre cubature, cemento su cemento.
Facciamo appello dunque a tutte le associazioni e tutti gli Enti che possono essere legati alla storia della città, alla storia industriale, alla tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, e facciamo appello a tutti i cittadini per supportare la nostra richiesta.
Triste è il futuro di una città che ha perso il senso dell’orientamento e sembra dimentica di dove viene e soprattutto non ha idea di dove andare.

Terni, 5 novembre 2010


venerdì 10 settembre 2010

COLLESCIPOLI / FOTOVOLTAICO A TERRA - DOPO LA PROTESTA E LA PETIZIONE POPOLARE I CITTADINI DI COLLESCIPOLI ABBANDONATI, PROVINCIA E COMUNE ANCORA LATITANTI





COLLESCIPOLI (LOC. CONTEA) / FOTOVOLTAICO A TERRA
DOPO LA PROTESTA E LA PETIZIONE POPOLARE I CITTADINI DI COLLESCIPOLI ABBANDONATI
INIZIATI I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI DUE CAMPI FOTOVOLTAICI
PROVINCIA E COMUNE ANCORA LATITANTI
SERVONO REGOLE CERTE PER SALVAGUARDARE IL PAESAGGIO

La località Contea di Collescipoli è una zona agricola ricca di verde, di vegetazione, di uliveri e di piccoli nuclei rurali ed offre un paesaggio caratterizzato da una forte connotazione agricola. Tra i vincoli di tutela paesaggistica e ambientale operanti nel territorio comunale di Terni risulta un vincolo di tutela diretta (di cui all'art. 136, comma 1, lett. c) e) del D.Lgs. 42/2004, per effetto del parere n. 4 del 16/10/2001, reso dal Comitato consultivo regionale per il territorio) per tutta la zona circostante l'abitato di Collescipoli, ivi compresa la località Contea, dal quale si evince, tra l'altro, che "...la zona presenta ancora le caratteristiche del paesaggio umbro con zone boscate che si fondono con i campi coltivati, gli uliveti e le rare costruzioni a carattere rustico, ben armonizzate per materiali e tipologie tradizionali con l'ambiente e con il borgo di Collescipoli...", "...la zona è meritevole di essere sottoposta a vincolo paesaggistico".
Proprio perché su tale area insiste un vincolo paesaggistico, abbiamo sostenuto la giusta protesta dei residenti in località Contea - come sosterremo tutti quei cittadini che ci segnaleranno la realizzazione di impianti fotovoltaici in aree protette o su terreni agricoli - contro la realizzazione di due campi fotovoltaici da 2,550 MWp (che occuperebbero oltre quattro ettari) su terreni agricoli e soggetti a vincolo paesaggistico.
A giugno di quest'anno venne depositata in Provincia e in Comune una petizione popolare per sollecitare gli enti interessati, in particolare la Provincia di Terni - ente che avrebbe il compito di legiferare in materia ambientale - ad occuparsi della vicenda. Nessuna risposta.
Dobbiamo con estremo dispiacere constatare che, tranno l'associazione culturale "Astrolabio" che per prima ha denunciato lo scempio, nessun'altra associazione ambientalista ha raccolto il nostro appello di qualche mese fa per aprire un fronte comune a difesa del nostro territorio.
I cittadini di Collescipoli sono stati abbandonati e nessuno ha avuto la cura di ascoltarli.
I lavori del primo campo fotovoltaico che devasterà per decenni il paesaggio sono iniziati.

Terni, 9 settembre 2010.

Italia Nostra onlus - Sezione di Terni

mercoledì 7 luglio 2010

NUBI ACRI NOTTURNE SU TERNI: IL MIRACOLO SI RINNOVA. COME SONO STATI SPESI € 20.000.000 PER ABBATTERE I FUMI?


Il tema è delicato, in un momento come questo delicatissimo. Purtuttavia per la onestà intellettuale ed il rigore con cui, siamo certi, viene gestita la multinazionale “Thyssen Krupp” siamo stupiti per una vicenda che ha dell’incredibile. Da anni a Terni è stato denunciato un fenomeno sconcertante. Appena avanza la stagione calda, verso la mezzanotte, in una vasta zona del centro, si diffondeva un odore molto forte, acre, facilmente riconoscibile. Costringeva molte famiglie a tapparsi in casa, fatto abbastanza spiacevole a causa del caldo soffocante delle serate. Italia Nostra, con pochi altri soggetti, ha avuto il coraggio di porre alcune domande ai vertici dell’AST. Alcuni cittadini hanno persino consegnato denunce circostanziate alla Procura della Repubblica, non solo per gli aspetti organolettici che assumeva l’aria che respiriamo, fortemente sgradevoli, ma anche per i forti dubbi che tali emissioni siano tutt’altro che tranquillizzanti dal punto di vista della salute. Fu interessata l’ARPA e l’ASL 4. Poiché siamo persone responsabili abbiamo anche partecipato ad un convegno svoltosi circa un anno fa a Palazzo Gazzoli in cui gli studi, pagati dall’ARPA, cioè da noi, e condotti dall’Università di Milano, ammettevano tale fenomeno spiacevolissimo mentre un dirigente dirigente AST, uscendo dal consueto savoir faire, accusò come mestatori, coloro che avevano l’ardire di dichiarare l’accaduto.

Abbiamo avuto anche la pazienza e la fiducia di attendere un anno perché era in fase di realizzazione un nuovo impianto per il trattamento dei fumi che, carichi di polveri sottili cancerogene, si sprigionano dai forni fusori.

Noi che crediamo nella buona fede di tutti, fino a prova contraria, ma crediamo anche nelle prova principe delle nostre narici e dei nostri polmoni, strumenti indiscutibili rispetto alle chiacchiere da salotto, oggi che con orari leggermente diversi tale fenomeno si ripete ci permettiamo di rivolgere ai vertici dell’AST ed alle istituzioni alcune semplicissime domande:
  1. E’ possibile che centinaia se non migliaia di famiglie siano ancora costrette a subire d’estate tale infausta calamità?
  2. A tutti coloro che non sono nelle condizioni di costruirsi una villa in quel di Cesi o di Miranda, fruendo dello spettacolo notturno dei bagliori che si sollevano dall’AST, senza subirne le conseguenze olfattive e respiratorie, cosa si risponde? Che tanto prima o poi si deve morire e quindi, i ternani facciano una vita da zombie subendo in silenzio un’offesa ai propri alveoli oltre che alla propria dignità?
  3. Avendo difeso con coraggio la costruzione della nuova centrale a turbogas, ben s’intende fuori dalla Conca, che la politica locale ha viceversa boicottato, siamo fra coloro che abbiamo a cuore quell’Azienda, le maestranze ed il lavoro che a Terni in particolare va salvaguardato con la massima attenzione. Pur tuttavia la capacità di spendere bene il danaro degli investitori tedeschi ma non solo, progettando impianti di depurazione efficienti ed efficaci, è una questione che in ogni azienda seria si pone. Incorriamo nel reato di lesa maestà se chiediamo ai vertici AST, ma anche ai vertici della Thyssen Krupp, se ritengono di aver speso bene quella massa di danaro dei propri azionisti, si dice ben 20.000.000 di euro lasciando inalterati aspetti così spiacevoli delle emissioni?
  4. Chiediamo anche a coloro che sono stipendiati per controllare e far rispettare la legge, cioè al Sindaco, al neo Direttore Generale dell’ASL 4, al Direttore Generale dell’ARPA, al Presidente della Provincia, al Procuratore della Repubblica, è possibile che tutte le denunce sacrosante, anche degli amici del WWF di Terni, siano finite in qualche sottoscala, come se il diritto a respirare un’aria appena decente sia in questa città un lusso che, da cittadini di serie B, come qualcuno ci considera, non possiamo né dobbiamo permetterci?
  5. Dopo il rogo di Vascigliano la stampa ha riportato alcuni dati dai quali risulterebbe che la presenza di diossina è a Terni fenomeno non direttamente connesso a quel fatto circostanziato ma è cosa molto più diffusa. Visto che il sindaco precedente liquidò irresponsabilmente la denuncia del fenomeno come “segno evidente della ripresa industriale”, chiediamo all’attuale primo cittadino spiegazioni chiare.
Poiché la fiducia è cosa seria ed i ternani che non hanno l’anello al naso sono ancora molti, attendiamo dagli interlocutori citati risposte pertinenti, assunzioni di responsabilità e proposte, questa volta ineludibili. Altrimenti potremmo essere costretti a seguire altre vie che la legge oggi consente.


Italia Nostra onlus – Sezione di Terni
Il Presidente, Daniele Pica

Terni, 7 luglio 2010.

giovedì 10 giugno 2010

FOTOVOLTAICO A TERRA: LA PROVINCIA E' LATITANTE, OCCORRONO REGOLE CERTE - ITALIA NOSTRA SOSTIENE LA PROTESTA DEI RESIDENTI DI COLLESCIPOLI


FOTOVOLTAICO A TERRA:
LA PROVINCIA E’ LATITANTE, OCCORRONO REGOLE CERTE
BASTA ALLE CONCESSIONI ANCHE IN AREE PROTETTE
COSI’ SI DEVASTA IL TERRITORIO
COLLESCIPOLI (LOC. CONTEA):
ITALIA NOSTRA SOSTIENE LA PROTESTA DEI RESIDENTI
PRESENTATA PETIZIONE POPOLARE CONTRO DUE IMPIANTI DI OLTRE
QUATTRO ETTARI
LE ALTRE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE BATTANO UN COLPO
Non siamo assolutamente contrari all’utilizzo di energie alternative, pulite e rinnovabili, come il solare ma non possiamo, al contempo, accettare la sistematica devastazione del nostro territorio per assenza di una regolamentazione certa. Non possiamo accettare concessioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli o in aree protette. La mancanza di iniziativa della Provincia di Terni, l’ente che avrebbe il compito di legiferate in materia ambientale, sta generando troppa confusione.
Comunque, in attesa che l’Assessore provinciale all’Ambiente, Fabrizio Bellini, e il Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, decidano in merito stiamo sostenendo la protesta dei residenti in Località Contea (Collescipoli), contro la realizzazione di due campi fotovoltaici da 2,550 MWp (che occuperebbe oltre quattro ettari) su terreni agricoli e soggetti vincolo paesaggistico, e sosterremo tutti quei cittadini che ci segnaleranno la realizzazione di impianti fotovoltaici in aree protette o su terreni agricoli.
Proprio ieri è stata depositata in Provincia e in Comune una petizione popolare che mette in evidenza come la località Contea sia una zona agricola ricca di verde, di vegetazione, di uliveti e di piccoli nuclei rurali ed offra un paesaggio caratterizzato da una forte connotazione agricola. Occorre sottolineare che tra i vincoli di tutela paesaggistica e ambientale operanti nel territorio comunale di Terni risulta un vincolo di tutela diretta (di cui all’art. 136, comma 1, lett. c)e ) del D.Lgs. 42/2004, per effetto del parere n. 4 del 16/10/2001, reso dal Comitato consultivo regionale per il territorio) per tutta la zona circostante l’abitato di Collescipoli, ivi compresa la località Contea, dal quale si evince, tra l’altro che “…la zona presenta ancora le caratteristiche del paesaggio umbro con zone boscate che si fondono con i campi coltivati, gli uliveti e le rare costruzioni a carattere rustico, ben armonizzate per materiali e tipologie tradizionali con l’ambiente circostante e con il borgo di Collescipoli”, “…la zona è meritevole di essere sottoposta a vincolo paesaggistico”.
Ringraziamo l’associazione culturale “Astrolabio” che per prima ha denunciato lo scempio e rivolgiamo un appello a tutte le altre associazioni ambientaliste per aprire un fronte comune a difesa del nostro territorio.
Italia Nostra onlus – Sezione di Terni

venerdì 28 maggio 2010

RIFORMA DELLA ZTL: OCCORRE CHIAREZZA, PARTECIPAZIONE E CORAGGIO. SIAMO GIA' ALLA TERZA BOZZA IN POCHI MESI


Come abbiamo più volte ripetuto nel corso di questi ultimi anni, serve un progetto per il centro della nostra città, progetto che non può prescindere dall'organizzazione degli spazi in funzione delle esigenze del nuovo vivere, della chiusura al traffico veicolare, della necessità di avere infrastrutture per rendere questa indicazione realizzabile. Tutta questa elaborazione è mancata alle precedenti Amministrazioni Comunali e sembra mancare anche all'attuale.
Siamo lieti che l'assessore Bencivenga abbia nuovamente espresso la chiara volontà di "liberare il centro dalle auto", "sistemare altri varchi elettronici, creare nuove aree pedonali, informatizzare i pass per disabili e sostituire i dissuasori rotti con i pilomat a scomparsa" ma non possiamo fare a meno di notare che, da dicembre ad oggi, siamo già alla terza bozza di progetto di riforma della ZTL e delle zone APU di Terni.
Occorre chiarezza, partecipazione e coraggio. Voler interdire al traffico quelle che da anni vengono chiamate aree pedonali urbane e di voler trasformare il centro in una vera isola pedonale sono provvedimenti che vanno verso la strada giusta e che potrebbero rappresentare le prime misure per tentare di limitare le cosiddette polveri sottili.
Terni, 28 maggio 2010.
Daniele Pica, Presidente della Sezione di Terni

lunedì 12 aprile 2010

PALAZZINA E PARCO EX FORESTERIA: SERVE UN PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE

Non è la prima volta che segnaliamo lo stato di quasi totale abbandono in cui versa sia la palazzina che il parco dell’ex foresteria della Terni. E’ dal 2008 senza ottenere mai una risposta.
“Non sono passati molti anni da quando l’amministrazione comunale – scrivevamo – acquistò la Palazzina in Corso Tacito, sede per un secolo della Foresteria della Società Terni. Ospitò dirigenti, ministri, personaggi illustri. Era una zona riservatissima, chiusa alla città e ai suoi cittadini ‘normali’, sede del vero potere economico a Terni”.
Fu un’operazione apprezzata. Nelle intenzioni originarie, “avrebbe dovuto ospitare il cuore pulsante dell’Università a Terni, una segreteria studenti e vari servizi per gli universitari. Fu ripulita, venne realizzata una fontana con al centro la famosa statua in bronzo di Aurelio De Felice ‘Adolescente con ocarina’, piantate essenze pregiate, illuminata con paline in stile rispettoso dell’architettura dell’edificio”. Dopo poco più di un decennio: “ospita ancora parte della burocrazia comunale, la statua è emigrata altrove, la fontana è stata riempita di sassi, il verde è sciatto, i cancelli sono chiusi la sera perché l’illuminazione non ha avuto manutenzione”. “Vorremmo sapere – ci chiedevamo – perché l’Amministrazione Comunale ha deciso, di fatto, di trascurare un luogo di così grande importanza”.
Dal novembre 2008, nulla si è mosso ed oggi chiunque passeggi per corso tacito non può non notare lo stato di totale abbandono in cui versa la struttura. Di pochissimi giorni fa la notizia dell’abbattimento dei sette tigli quasi secolari e la promessa di un reimpianto di quattro tigli in autunno.
Ma questo basta? Possiamo continuare così? A Terni è necessario un vero e proprio programma per la gestione del verde. Il reimpianto di alberi non può seguire soltanto l’emergenza ma va programmato. Al di là degli aspetti paesaggistici e culturali, dal punto di vista ambientale non esiste un rapporto di uno ad uno, un virgulto nuovo piantato per un esemplare adulto tagliato, perché la massa delle chiome distrutte è cento volte superiore a quella di un albero che esce dal vivaio.
E’, inoltre, indispensabile un progetto per la riqualificazione complessiva dell’intero complesso dell’ex foresteria.

Terni, 12 aprile 2010.
Dott. Daniele Pica
Presidente Italia Nostra onlus – Sezione di Terni

venerdì 2 aprile 2010

ALLE PAROLE NON SEGUONO MAI I FATTI. L'ASSESSORE BENCIVENGA STRAVOLGE LA BOZZA DI RIFORMA DI ZTL E APU DI DICEMBRE


L’immagine di una città va preservata, lo sviluppo e l’attrattività conseguiti con la coerenza dei comportamenti e la concretezza delle azioni di governo. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo spesso parlato della necessità di un progetto per il centro della nostra città, progetto che non può prescindere dall’organizzazione degli spazi tenendo conto delle esigenze del nuovo vivere, della chiusura al traffico veicolare, della necessità di avere infrastrutture necessarie a rendere questa indicazione realizzabile. Tutta questa elaborazione è mancata alla precedente Amministrazione Comunale e sembra mancare anche all’attuale.
La nuova bozza di riforma di Ztl e Apu proposta dall’Assessore Bencivenga è completamente diversa da quella presentata soltanto a dicembre e che aveva ottenuto il nostro plauso. Le differenze non sono formali ma sostanziali tanto da riuscire a stravolgere un impianto che fa già acqua da tutte le parti.
Se a dicembre l’Assessore Bencivenga dichiarava di voler interdire al traffico quelle che da anni vengono chiamate aree pedonali urbane (Apu) e di voler trasformare il centro in una vera isola pedonale oggi si arriva perfino a prevedere l’ingresso nella Ztl dei non residenti. Decisione questa che aumenterà il caos nel centro cittadino già invaso dalle automobili.
Resta incomprensibile la motivazione che dovrebbe spingere un cittadino a pagare cinque euro per attraversare il centro senza poter sostare ed ancor più incomprensibile il vantaggio che dovrebbero trarne i commercianti.
Riteniamo inoltre inefficaci i cosiddetti paletti pensati dall’A.C. come il “divieto assoluto di sosta, altrimenti salterebbero i parcheggi del centro e si scatenerebbe la protesta dei residenti”.
Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà sottolineando che con il nuovo progetto di riforma di Ztl e Apu vengono del tutto disattese le giuste preoccupazioni della cittadinanza relativamente all’inquinamento ambientale che la vecchia versione aveva - seppur timidamente – abbozzato.

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