Non c'è bisogno di essere innamorati delle antiche vestigia di Terni per non rimanere allibiti di fronte alla mole costruita a ridosso del Chiostro e del Santuario di San Francesco. Un vero e proprio transatlantico, colorato in bianco e rosso, tanto per non farsi notare. Un pugno nell'occhio di una città che meriterebbe maggiore rispetto per i luoghi del proprio passato rimasti indenni dopo gli oltre cento bombardamenti, da quelli risalenti al secolo scorso a quelli plurisecolari.
Avevamo sollevato a suo tempo il problema ma oggi di fronte a questa montagna di cemento che sovrasta l'intero quartiere, che annulla i luoghi della conoscenza (Liceo Classico, Liceo Scientifico e Scuola Media Leonardo da Vinci), che irride quelli della storia e della fede (Santuario di San Francesco e Chiostro, vincolati) chiediamo a tutti i cittadini, agli uomini di scuola, agli studenti, se è giusto assistere in silenzio a quella che appare una inaudita prepotenza, una vera e propria speculazione edilizia in piena regola.
C'è chi si sbraccia, giurando magari sulla propria madre, che tutto è regolare e che quindi tutti debbono credergli sulla parola. Le leggi che conosciamo noi sono diverse. Forse ci illudiamo di vivere in una Repubblica seria dove il rispetto per gli altri è la regola. Conoscendo le normative di settore, avanziamo dubbi pesanti sulla possibilità che siano state piegate ad interessi di parte.
A Terni "l'urbanistica contrattata" e "l'urbanistica creativa" hanno segnato periodi delicati del recente passato e ne abbiamo viste di tutti i colori.
E' per questo che chiediamo alla Commissione di Vigilanza e Controllo che vigili e controlli, né si faccia intimorire da alcuno.
Siamo indignati che sia stato demolito l'Ex Convento, memoria storica di quattro generazioni di ternani, che si siano superate ampiamente le altezze rispetto al Chiostro ed al Santuario di San Francesco, ma anche che il muro medievale, facente parte sembra dell'antica cinta muraria cittadina sia stato demolito per far luogo al cemento armato.
Possibile che Comune e Soprintendenza abbiano tutto autorizzato a cuor leggero?
Il Dirigente della Soprintendenza allora incaricato, dopo pesanti vicende giudiziarie non è più in servizio. Ci sono state sviste?
I dubbi vanno chiariti nell'interesse di tutti, da quelli dell'impresa a quelli soprattutti dell'intera città.
Terni, 27 dicembre 2010.
ITALIA NOSTRA onlus
Sezione di Terni
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