Come emerge da notizie di stampa, il prof. Angelo Vescovi non avrebbe compreso le ragioni delle recenti dimissioni del vicepresidente della Fondazione cellule staminali. Questi, vicepresidente anche della Fondazione Carit, secondo Vescovi garantiva 'l'operatività' dell'ente.
Sarebbe utile un'estesa disamina degli esiti degli investimenti di Fondazione Carit nella ricerca scientifica, ma non è questa la sede. Possiamo qui dire, quali soci dell'ente, di aver ritenuto meritevole di approfondimento ministeriale - Ufficio Vigilanza - alcune fattispecie, tra cui la relazione finanziaria della Fondazione Carit quale ente fondatore della Fondazione cellule staminali.
E' così risultato che, di € 100.000 che, annualmente, secondo i bilanci, la Carit indirizzava alle 'attività istituzionali' della Fondazione cellule staminali, almeno il 24/25% veniva assorbito dai suoi stessi 'organi istituzionali': ipoteticamente circa € 100.000 in quattro anni.
Considerando che in Italia i denari per la ricerca scientifica non ci sono o sono pochi, per quale ragione Fondazione Carit, in qualità di ente promotore della Fondazione cellule staminali, non si è opposta alla remunerazione di questo ulteriore CdA? Sono soldi sottratti alle speranze dei malati: a prescindere dall'eventuale norma positiva e dalla legge morale, ne risentono anche la missione filantropica e l'autorevolezza della Fondazione Carit, a fortiori considerando la sistematicità di simili erogazioni.
Ecco perché adesso occorrono gesti riparatori dinanzi alla città e agli organi delle due fondazioni:
a) il vicepresidente della Fondazione Carit, unico titolare di significativi compensi in seno all'organizzazione cellule staminali, restituisce tutto alla ricerca scientifica;
b) quella parte del CdA che non ha verificato questi costi, si assume fino in fondo le proprie responsabilità, con un doveroso passo indietro.
Italia Nostra proseguirà nel fare comunque la sua parte e, a seguito di tale episodio e dopo aver attivato il Ministero dell'Economia, ora scriverà nuovamente agli organi di Vigilanza onde esaminare in profondità la ratio delle singole voci di uscita degli ultimi esercizi finanziari, appurando l'estraneità del CdA rispetto a eventuali conflitti di interesse e a favoritismi, individuando eventuali spazi per azioni di responsabilità.
La sensazione che ne ricava il cittadino resta quella del circolo chiuso, autoreferenziale e talvolta vagamente familistico: e fin quando la Fondazione non adotterà principi altrove comuni, a partire da 'trasparenza' dei percorsi decisionali in rapporto a un congruo 'monitoraggio e valutazione dei progetti sostenuti'; 'comparazione attraverso bandi', tuttora non effettuati; non avanzeremo di un centimetro.
Andrea Liberati, Italia Nostra Terni
Terni, 11 marzo 2014
Compensi e gettoni della Fondazione cellule staminali 2012 (fonte: CCIAA di Terni)
- Enrico Geraci (presidente): € 150,00 (gettoni)
- Francesco Quadraccia (vice presidente): € 23.606,97 (compenso + gettoni)
- Vincenzo Paglia (consigliere): € 150,00 (gettoni)
- Albano Agabiti (consigliere): € 30,00 (gettoni)
- Giovanni Bonanni (consigliere): € 120,00 (gettoni)
- Sandro Piermatti (consigliere)
Nessun commento:
Posta un commento