ENERGIA E TERRITORIO

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martedì 18 agosto 2009

LE NUBI ACRI CONTINUANO AD INQUINARE. PROSEGUE L'INDIFFERENZA DI CHI DOVREBBE DIFENDERE LA SALUTE DEI CITTADINI

Chiunque volesse controllare può farlo benissimo. La nube biancastra che sale dall’AST, come una sorta dilungo dirigibile, nelle notti afose d’estate, non si disperde come quando c’è vento, ma si dirige lentamente verso il centro città. Alle 23,30 circa giunge su Corso Vecchio e Corso Tacito per il piacere di chi cerca di riposare ed è costretto a chiudersi in casa o andarsene in fretta e furia se non vuol riempire i polmoni di emissioni acri, che, fuoriuscite dai forni fusori, non sono di certo un toccasana per la salute dei ternani. Il tutto nell’indifferenza di chi governa e di chi dovrebbe controllare.
Chi dovrebbe indagare da dove vengono non scoprirebbe neanche un elefante scappato da un giardino zoologico, altrimenti dopo anni di denunce non continuerebbe ad imporsi il silenzio.
Chi dovrebbe porsi il problema della salute da difendere come bene primario fa finta di nulla perché il problema è scomodo ed è meglio occuparsi di chi sarà il prossimo direttore sanitario della ASL o di quale partito, di quelli ecologisti, ben s’intende, riuscirà a piazzare il prossimo Direttore Generale.
A Bettona la Procura della Repubblica ha accertato violazioni gravi delle normative sull’inquinamento ed ha emesso numerose ordinanze di arresto. Lì si trattava di liquami di allevamenti sversati nei corsi d’acqua e nei campi qui di aria da respirare, nulla di meno importante.
A Terni siamo figli di un Dio minore? Non chiediamo catastofi ma almeno il rispetto minimo dovuto.
E’ mai possibile che tutti quei cittadini che non si sono arresi e non intendono arrendersi debbano essere trattai come idioti?
Dobbiamo inalare per forza tutto ciò che l’Università di Perugia ha già accertato essere presente nelle polveri dell’unica centralina messa sotto monitoraggio, quella delle Grazie? Nichel ed altri metalli pesanti cancerogeni?
Italia Nostra ascolta la propria coscienza e ritiene che ormai non possano esistere eccezioni: occorre lavoro, occorre sviluppo, ma debbono essere compatibili con l’ambiente e con la difesa del bene primario della salute di tutti.
Ben vengano gli utili aziendali ma non facendo sconti sulla tutela della salute.
Prevenire è meglio che ampliare il Reparto di Oncologia dell’Ospedale.
Il nuovo sindaco che è anche medico nulla dice in proposito?
Ci auguriamo di ascoltare sull’argomento frasi sensate e diverse da quelle del suo predecessore.
Se non otterremo alla svelta risposte intendiamo andare avanti per strada maestra, con tutti coloro che lo vorranno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questa grave assenza di commenti testimonia la preoccupante apatia della popolazione ternana di fronte a questo evento oggettivo e non smentibile. perche' non hanno paura a respirare questa aria, perche non si mobilitano e pretendono una citta' vivibile con una buona qualita' di vita?Presi uno ad uno sono tutti sono preoccupati e dicono di volere che la situazione cambi, poi, di fatto non muovono un dito, hanno paura di esporsi xche' ognuno ha qualche amico in qualche posto "aum aum" che non vuole contrariare. e allora moriamo di tumori!!

Anonimo ha detto...

Un secolo di città operaia ha messo in testa al popolo ternano che il benessere passa per lo stipendio.
Il benessere non passa per i soldi, e questo non è un parere soggettivo.
A tutta la gente che non commenta o che non ne vuol sapere di queste cose, vorrei vedere come agirebbe se domani scopre che la moglie ha un tumore al seno, o il figlio qualche altro male "probabilmente" dovuto anche all'inquinamento ambientale.
Diventano tutti svegli.
Dici bene, a Terni c'abbiamo anche il Sindaco dottore, però mi sa che non l'ha capita che prevenire è meglio che curare, anche perchè poi, se nessuno sta male, e che fa il dottore??

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