ENERGIA E TERRITORIO

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domenica 26 giugno 2011

"URBANISTICA FOTOVOLTAICA"



I due impianti di Maratta e Cesi rovinano per sempre il paesaggio. Dove sono finiti i Verdi, il Sole che Ride, Legambiente, la Sinistra Ecologista? A preparare panini con la porchetta ai Festival di Partito alla Passeggiata?
Constatare che a Terni, come nella conca narnese, in aree di assoluto pregio e visibilità in cui il PRG prevede obbligatoriamente "recupero del paesaggio e salvataggio dell'assetto agricolo", si vogliano "coltivare" distese di ettari di impianti fotovoltaici dà l'idea della sensibilità da capre che hanno alcuni amministratori.
Addirittura tutti sanno che il sistema adottato per guadagnare di più è quello di risparmiare sugli sfalci spandendo ettolitri di diserbanti per desertificare ettari di terreno per trent'anni e più, con effetti devastanti sulle falde acquifere già inquinate e non più utilizzabili per la captazione di acqua potabile.
Cosa dire poi della furbizia di tenere i due impianti al di sotto di 1 megawatt per soli 12 kilowatt per non dover incorrere nel rigore della VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale? Infatti si dichiarano 988,38 kilowatt per farla franca ma gli impianti, in vista l'uno dell'altro, sono due per quasi 2 megawatt.
Lunedi, in consiglio comunale, si completerà la farsa di un voto, peraltro inutile, avendo la Provincia ormai deciso tutto, in assenza del Comune di Terni che, su ordine dell'Assessore Malatesta, più adatto ad appiccare incendi che a spegnerli, ha appoggiato in conferenza di servizi, tali monumenti alla devastazione di quel poco di paesaggio che rimane nella Conca.
Dove sono i Verdi, il Sole che ride, gli ambientalisti di maniera, Legambiente, la Sinistra ecologista? Tacciono, salvo ricomparire un mese prima delle elezioni per prendere in giro i ternani e i narnesi. Pronti a preparare panini con porchetta al prossimo Festival dell'Unità alla Passeggiata e prendere contributi pubblici per inutili campagne di facciata. Evidentemente quando ci sono precisi interessi di mezzo si preferisce voltare la faccia altrove.
Purtroppo per i prossimi trent'anni tutti coloro che verranno a Terni o che per andare a Spoleto passeranno sul Raccordo Terni-Orte scuoteranno la testa nel vedere quanto miopi sono stati i ternani nel sostituire vigneti e campi di granoturco con ettari ed ettati di ferro e silicio. Perché a Sangemini è stato predisposto un Regolamento mentre a Terni si consente tutto a tutti?
Lasceremo ai nostri figli ed ai nostri nipoti un ambiente massacrato. Ben vengano tali impianti su capannoni industriali, sulle aree di parcheggio o su quelle marginali non contivabili ma nelle poche aree agricole di pregio è criminale far finta di nulla e tollerare che piccoli interessi di pochi prevalgano su quelli generali.
Tacciono anche l'Assessore al Turismo come quello all'Ambiente, evidentemente in tutt'altre faccende affaccendati.

ITALIA NOSTRA - Sezione di Terni

Terni, 25 giugno 2011

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