Veduta aerea del Parco della Passeggiata [foto tratta dal sito istituzionale della Provincia di Terni] |
La vicenda della difesa del parco della Passeggiata è uno dei sintomi del necessario avanzamento culturale di cui la città ha tremendamente bisogno.
Tutto - associazioni, partiti, Chiesa, singoli - dovrebbero essere concordi sulla tutela di questo bene, che significa tutela vera e concreta del creato e delle opere dell'uomo.
Perché questo non sembra possibile a Terni?
Eppure la difesa collettiva della Passeggiata è rafforzata dal vincolo monumentale, apposto ormai 100 anni fa, grazie alla prima legge sulle tutele, del 1909; vincolo apposto non a caso, ma alla luce dell'importanza anche storica di quelli che erano un tempo 'i giardini del vescovo'.
Tanti, a prescindere dal credo politico, hanno frequentato la Festa dell'Unità prima e Democratica poi, allocata proprio presso il nostro bellissimo parco. Nell'incanto di questo splendido giardino, ricco di opere preziose, il PCI di Terni individuò infatti, ormai molti decenni or sono, il luogo della celebrazione di sé e della sua idea del mondo, con una convivialità accattivante.
Forse - e potrebbe non essere un paradosso affermarlo, nella carenza di eventi alternativi in loco - alcun Passeggiata anche grazie a quella scelta. to La Passeggiata anche grazie a quella scelta. Aver conosciuto La Passeggiata non significa tuttavia comprendernae l'essenza più profonda e antica: gli antichi greci sapevano che c'era una differenza sostanziale tra Eros e Agape.
Sulla Passeggiata il PD sembra turbato da Eros e il parco è divenuto oggi un fatto carnale, con vaghi, egotistici desideri di appropriazione. Noi siamo invece agitati da Agape, mossi da un sentimenti di amore universale. Disinteressato. E abbiamo capito che il Parco è un bene indisponibile dell'intera città.
La comunità ternana, tutta, è cresciuta: la stessa più giovane base PD riconosce i rischi ambientali e architettonici connessi alla trasformazione - pur temporanea - di questo luogo a sagra, area per concerti, conferenze, fiera, occasione di finanziamento del partito, etc.
Italia Nostra e la città chiedono dunque oggi ad Andrea Delli Guanti e al suo partito uno sforzo di comprensione di ragioni che, al netto dei toni, restano comunque di buon senso, rivelatrici di una sensibilità culturale incomprimibile. Ragioni che, comunque, vanno a braccetto con il rispetto di normative cogenti per tutti, anche per coloro che sono schiavi di Eros.
Un filo sottile unisce molti episodi.
Così, qualche settimana or sono, sulla scorta di un'altra vicenda non esaltante, quella del telamone, indice di una consapevolezza identitaria cittadina quanto meno incerta, la nostra associazioni, con Giuseppe Cassio, ha invocato per Terni un nuovo manifesto culturale.
Italia Nostra - occorre precisarlo - non si occupa soltanto della Passeggiata, come qualcuno ha lamentato: in silenzio, ad esempio, stiamo portando avanti con una grande industria un progetto di contenimento degli inquinanti, su cui altri - gli amministratori pubblici - avrebbero dovuto lavorare da tempo.
Invece, avvinto da viete gabbie e affarismi su cui sarebbe bene aprire gli occhi, a Terni l'ambiente è divenuto un argomento intoccabile o, peggio, ignorato o scientemente sminuito.
Se il PD intendesse svolgere un servizio nuovo alla città, ben oltre i recinti del consenso e delle clientele, dovrebbe anzitutto riconoscere i propri errori di governo, così da provare a superarli per aprire autenticamente alla dialettica democratica, che è confronto di pensiero e non quell'asfittico priapismo che, solo, può condurre a sortite legalitarie quanto mai bizzarre: in una Terni in sé già sofferente, tali iniziative favoriscono esclusivamente l'espansione della gramigna in mezzo al grano.
Andrea Liberati
Italia Nostra Terni
Terni, 24 agosto 2013.
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