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giovedì 22 agosto 2013

[TERNI] PASSEGGIATA, GRAVI PROBLEMI DI SICUREZZA, OLTRE AL RESTO. NO A CENSURE DI PARTITO ALLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE DI LAICI ED ECCLESIASTICI

Veduta aerea del Parco della Passeggiata [foto tratta dal sito istituzionale della Provincia di Terni]

Suscitano diffuso sconcerto gli attacchi del segretario del Pd di Terni contro un sacerdote, colpevole soltanto di aver segnalato alla Soprintendenza - come suo dovere e il suo Ufficio impongono - i danni cagionati lo scorso anno ad alcuni beni culturali, durante la Festa del partito.
Anzitutto una nota personale: il sottoscritto ritiene che la Festa democratica rappresenti un evento non solo di richiamo, ma soprattutto di alta civiltà politica.
Per la città un momento bello sotto tanti aspetti, con alcune criticità evidenti. Una di queste è l'ubicazione: occorre serenamente riconoscere che il problema c'è, altrimenti percorriamo strade tortuose e disagevoli, lontane dal vero.
A Terni è venuto il momento - su questo come su altri temi - di smettere di nascondere tutto sotto il tappeto. Basta con gli eufemismi. Basta edulcorare la realtà: sarebbe come parlare di 'saldo finanziario negativo' (op. cit.), quando, invece, emerge un incomprensibile 'buco' economico-finanziario.
Anche a Terni siamo dunque nel 2013: recuperiamo con un click su Internet leggi e normative locali. Magari le abbiamo ignorate per molto tempo, senza alcuna malizia.
La Festa perciò c'è e deve esserci, come sempre; è parte della storia d'Italia e di Terni, racconta un brano significativo di democrazia: va solo spostata altrove, nei luoghi individuati dalla legge e dal Prg, senza mettere in imbarazzo gli Organi periferici dello Stato. Senza ricercare deroghe. Senza specie di 'salvacondotti', per utilizzare un termine in voga.
Aver organizzato la manifestazione per decine di anni in un ambiente delicatissimo, vincolato, spesso senza essersi consultati con la Soprintendenza, non esenta da una nuova e doverosa presa di coscienza, né muta lo status legale del bene. Vincolato rimane.
Si fanno feste nei musei? No. E la Passeggiata rappresenta un bene equiparabile a un museo.
Inoltre, chi si assume poi la responsabilità di tenere la Festa in un luogo che non dispone delle necessarie uscite d'emergenza - gli accessi sono inadeguati e lontani tra loro - tra alte cancellate e mura, con dieci metri di 'salto in basso'?
Si possono concentrare 10/20.000 persone in uno spazio così, mentre il Duomo, cinquecentesco, corre lungo un intero confine del parco? Dov'è la sicurezza? E dov'è il rispetto della sacralità dei luoghi?
Quanto ai danni, si tratta di una realtà incontrovertibile. O, con un camioncino, dovremmo prendere e mostrare pedissequamente al segretario Pd i frammenti della lapide coriandolizzata o il busto della statua decapitata?
L'elenco, sia chiaro, è per difetto; né dovremmo nemmeno essere noi a redigerlo, ma gli organi a ciò deputati.
In più, la nemmeno tanto vaga intimidazione di mettere in campo un avvocato nei confronti della Chiesa - che da qualche tempo pretende un più stringente rispetto delle regole - suona vagamente grottesca e ha il sapore della censura e della beffa, oltre ai danni subiti.
Tanto sollecito zelo pseudo-legalitario dal Pd sarebbe stato auspicabile quando si abbattevano le Orsoline, solo per citare un episodio speculativo imbarazzante tra tanti, contestato con forza dalla gente comune, ma totalmente ignorato a Palazzo da una parte non marginale dei c.d. 'soldatini di Partito' - e Delli Guanti non lo è di certo, vero?
Il segretario Pd chiede infine perché le notizie di danni emergano soltanto oggi, almeno pubblicamente. Domanda corretta, indirizzo sbagliato.
Credo pertanto che egli dovrebbe rivolgerla non a noi, ma al precedente dirigente tecnico della Diocesi, il quale, visto il ruolo, presumibilmente è stato per lunghi anni interlocutore privilegiato di molteplici istituzioni e amministrazioni, a iniziare da Terni. Lo interpelli.
Il segretario Pd estenda poi la sua curiosità anche nei confronti di alcuni dirigenti politici, partitici, tecnico-amministrativi, associativi, delle professioni e financo del credito, i quali si confrontavano spesso con suddetto manager.
Delli Guanti volga il suo sguardo a vicende tuttora non di facile lettura, almeno per noi. Ecco: qui sì che un tecnico del diritto - avvocato e no - potrebbe servire a capirne di più.

Italia Nostra Terni
Andrea Liberati

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